Gravità della ristenosi in-stent dopo impianto di stent di metallo nudo


La presentazione della ristesosi in-stent ( ISR ) dopo intervento coronarico percutaneo ( PCI ) non è stata ben studiata.

Ricercatori della Cleveland Clinic Foundation hanno ipotizzato che una sostanziale proporzione di ristenosi in-stent dopo impianto di stent di metallo nudo si presenti sotto forma di sindromi coronariche acute.

Per lo studio è stato utilizzato il database di tutti i casi di PCI per ristenosi in-stent dopo impianto di stent di metallo nudo, tra il maggio 1999 ed il settembre 2003.

La presentazione della ristenosi in-stent è stata classificata in 3 categorie:

1) infarto miocardico;

2) angina instabile richiedente ospedalizzazione prima dell’angiografia;

3) angina da sforzo.

Sono stati identificati 1186 casi di ristenosi in-stent dopo impianto di stent di metallo nudo in 984 pazienti.

L’età mediana dei pazienti era di 63 anni; il 72% era di sesso maschile ed il 36% era affetto da diabete.

Tra gli episodi di ristenosi in-stent, il 9.5% si è presentato come infarto miocardico acuto ( 7.3% come infarto miocardico senza sopraslivellamento ST ed il 2.2% come infarto miocardico con sopraslivellamento ST ), il 26.4% come angina instabile richiedente ospedalizzazione prima dell’angiografia ed il 64.1% come angina da sforzo.

E’ stato osservato che più di un terzo degli episodi di ristenosi in-stent dopo impianto di stent di metallo nudo si è presentato come infarto miocardico o angina instabile, richiedente ospedalizzazione.

La presentazione clinica della ristenosi in-stent dopo impianto di stent di metallo sembra essere più grave rispetto a quanto precedentemente ritenuto. ( Xagena2006 )

Chen MS et al, Am Heart J 2006; 151: 1260-1264

Cardio2006


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